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La “Marcha Patriótica” nel territorio maceratese
Stefano Casulli / mercoledì 26 settembre 2012
 

Si potrebbe affermare che la visita di Francisco Toloza e Doly Lopez abbia avuto un’importanza paragonabile solo ad un’ipotetica venuta di Fidel Castro a Macerata negli anni ’50, prima della Rivoluzione Cubana. Il nostro territorio, e in particolar modo le istituzioni comunali di Macerata, Caldarola e Civitanova, hanno riconosciuto l’importanza e il grande significato della venuta dei due rappresentanti della Marcha Patriotica nel territorio maceratese.

Cos’è la Marcha Patriotica? “Il luogo d’incontro, confluenza e unità di molteplici processi organizzativi, di resistenza e di lotta; riunisce oltre 2000 organizzazioni sociali e popolari di tutta la Colombia che hanno deciso di fare proprio l’esercizio della politica dal basso, ed è un’espressione organizzata del movimento reale delle lotte e delle resistenze di contadini, lavoratori, studenti, indigeni, donne, afrocolombiani, sfollati, senza casa, intellettuali, personalità della cultura e difensori dei diritti umani che quotidianamente, in ogni angolo del paese lavorano per una Nuova Colombia, un nuovo modello economico, l’umanizzazione del lavoro e la democratizzazione del territorio“.

Un movimento di liberazione nazionale in un Paese, la Colombia, in cui l’oligarchia dominante possiede tutte le risorse del territorio: “lo 0,4% più ricco ha infatti il 50% delle ricchezze e dei terreni” afferma Francisco, portavoce della Marcha Patriotica e impegnato con Doly in un tour internazionale di sensibilizzazione per l’Europa e costruzione di un sostegno internazionale per la lotta “non violenta, rivoluzionaria e di giustizia” che questo variegato movimento nato nell’aprile 2012 lancia al Paese.

L’incontro di ieri pomeriggio alla Biblioteca Comunale di Civitanova, organizzato dall’associazione Nuova Colombia, da ANPI, ARCI, FIOM e LGS, fa il paio con quello di qualche mese fa con Stella Calloni (vedi qui), ha rappresentato il momento culminante di una giornata iniziata molto presto per i due giovani partigiani colombiani: in mattinata le giunte comunali di Caldarola e Macerata hanno infatti ospitato nelle sale del consiglio gli ospiti, portando sostegno alla causa della Marcha Patriotica, pronti anche a prendere formalmente posizione nel conflitto colombiano[vedi]. L’appuntamento del primo pomeriggio con il sindaco di Civitanova Marche ha anticipato l’appuntamento pubblico delle 17.30.

Un incontro sicuramente toccante, anche per chi scrive: parlare con giovani di un cambiamento possibile, perseguito mettendo a rischio la propria stessa vita (la Colombia ha infatti la più alta percentuale mondiale di omicidi politici verso militanti di opposizione e sindacalisti rispetto alla popolazione) aiuta a capire che un futuro diverso si costruisce mettendo in campo i propri sogni, i desideri e le speranze. Quel che non manca a questi due giovani che alzano la testa assieme a un popolo intero.